I Contastorie celebrano le PrimeDonne del ‘900

Cinque donne italiane che hanno segnato la storia, varcando quel confine tracciato dai pregiudizi per cui la vita delle donne doveva strettamente attenersi a modelli ben precisi dettati dagli uomini.
Queste cinque donne hanno invece, con passione e determinazione, saputo imporsi in quel “mondo degli uomini” così chiuso a loro.
Il gruppo “Contastorie” di Amici di Civica, in occasione della Giornata internazionale della Donna,con “PrimeDonne del ‘900” ha voluto celebrarle, e con loro idealmente tutte le altre donne che hanno saputo lottare per difendere il loro diritto a vivere secondo le loro scelte.
Ed ecco che in una Sala Polivalente strapiena, dopo l’accorato saluto dell’assessore alla cultura, Irene Padovani, hanno magicamente ripreso vita Elvira Notari (Barbara Papi), napoletana verace, prima donna regista in Italia che, oltre ai pregiudizi, seppe sfidare anche la stretta censura del regime fascista; la baronessa Maria Teresa De Filippis (Gianna Bocconi), la prima donna pilota italiana della storia che, a bordo della sua Maserati, gli uomini ha saputo sfidarli anche sulle piste; Grazia Deledda (Maria Giovanna Tiana), la prima donna italiana a ricevere il Premio Nobel per la letteratura nonostante le resistenze della sua famiglia e la feroce opposizione di Luigi Pirandello; Ondina Valla (Vanna Vannucci), esuberante atleta, prima donna a vincere una medaglia d’oro olimpica a Berlino del 1936 negli 80 ostacoli. Ma per arrivare a tagliare questo traguardo, Ondina aveva dovuto superare ben altri ostacoli: l’opposizione della sua famiglia e perfino del Papa; Elsa Schiaparelli (Patrizia Lombardi) prima grande stilista italiana. Per lei, oltre ai pregiudizi maschili, ci fu la concorrenza agguerrita anche di una donna: Coco Chanel. E ancora oggi il suo nome è uno dei brand più famosi al mondo.
Paolo Dapporto, voce fuori campo e intervistatore della De Filippis, e Paola Pecchioli, pertfetta a gestire slide e filmati, completano il quadro.
L’esibizione ha coinvolto emotivamente i tanti spettatori che, a fine spettacolo, ha tributato ai “Contastorie” un interminabile applauso.

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