Due donne protagoniste delle Serate dell’Arte in Civica
Sono tornati gli “Incontri con l’arte”, a cura di Amici di Civica, e il loro ritorno è stato accolto con entusiasmo. Giovedì 14 novembre scorso, un pubblico numeroso ha partecipato all’evento dedicato a due artiste straordinarie, Félicie de Fauveau e Elisabeth Chaplin. La dottoressa Romina Rigacci, storica dell’arte e relatrice della serata, ha saputo raccontare con passione le vicende di queste due donne che, pur essendo nate a quasi novant’anni di distanza, hanno condiviso la stessa nazionalità e la scelta, motivata da ragioni diverse, di vivere e lavorare a Firenze. Entrambe, fiere del proprio talento e determinate a farne una professione, hanno saputo intrecciare la loro matrice culturale francese con l’ispirazione offerta dalla natura e dall’arte fiorentine.
Félicie de Fauveau, giunta a Firenze nel maggio del 1833 poco più che trentenne, era già un’artista promettente e decisa nelle sue scelte stilistiche. Convinta legittimista, dovette lasciare la Francia per motivi politici e si stabilì nel quartiere Oltrarno, dove aprì un atelier che divenne un punto di riferimento per l’aristocrazia cosmopolita. Qui, tra le sue opere e le commissioni ricevute, Félicie continuò a coltivare il suo stile unico, influenzato dalle esperienze del circolo romantico della Nouvelle-Athènes.
Settant’anni dopo, la famiglia Chaplin approdò a Firenze quasi per caso, durante una sosta imprevista di un viaggio verso Roma. La madre di Elisabeth, Marguerite Bavier-Chauffour, scultrice e poetessa, si innamorò immediatamente dell’atmosfera della città e decise di fermarsi. Elisabeth, allora appena tredicenne, rivelò presto un talento pittorico straordinario, alimentato dallo studio dell’arte fiorentina nei musei e dalla lettura di riviste come L’Art e The Studio, disponibili nella vasta biblioteca di famiglia. La sua formazione fu arricchita dall’incontro con artisti del calibro di Albert Besnard e Maurice Denis. Negli anni Venti, Elisabeth iniziò a esporre nei Salon parigini, avviando una carriera artistica che si sviluppò tra Parigi e Firenze, le città che più le erano care.
Il pubblico presente è rimasto affascinato dalle vite e dalle opere di queste due artiste, meno conosciute ma straordinarie sia per il loro talento che per le vicende che hanno segnato il loro percorso. Un incontro ricco di ispirazione, che ha saputo far rivivere la loro arte e la loro storia.