Circolo di lettura: riflessioni su Il giorno della civetta di Sciascia

Il giorno della civetta, ricorda Shakespeare, …  lei caccia di notte ma questa Mafia ha iniziato a cacciare pure di giorno.
Un racconto lungo, più di cento pagine che scorrono veloci, talvolta non facili per le tante parole in dialetto, scritte e riscritte agli inizi dei Sessanta, appena quarantenne.
Leonardo Sciascia, scrittore, intellettuale, dapprima comunista, poi radicale e infine socialista, una grande figura europea d’impronta illuminista dello scorso secolo, scrive un’Ode moderna e una denuncia sulla primissima Mafia di controllo sui Lavori pubblici, dentro la Questione Meridionale e sulla sua Sicilia.
Fini le citazioni da Verga al Gattopardo, fino al dialettale poeta Buttitta.
“L’Italia non ne ha mai avuti, non ne ha, non ne avrà mai” scrive in una sua nota al libro, riferendosi … “ai generali imbecilli, giudici corrotti e poliziotti farabutti”, colpevoli di collaborazione con la Mafia.
Tutto inizia con il soprannome “zicchinetta”che una giovane vedova denuncia di aver sentito dal marito prima della sua scomparsa.
Due omicidi erano avvenuti in un paesotto e l’inchiesta vien svolta da due marescialli e un capitano dei Carabinieri, che incriminano due esecutori e un mandante, addirittura il padrino … mammasantissima del paese.
Poi, “il silenzio degli onesti e dei disonesti lo proteggerà” e la ricostruzione dei fatti viene rivoltata in fase istruttoria con un alibi di ferro, e la Squadra Mobile dopo il trasferimento di un Maresciallo e del Capitano, trova la soluzione del caso con indizi colpevoli della vedova e l’amante di lei, indizi prima trascurati dai Carabinieri.
Nel 1968, quando pochi ma pericolosi imbecilli continuano a sostenere che la ‘Mafia Non Esiste’, Damiano Damiani sceneggiato da Ugo Pirro, dirige Franco Nero e Claudia Cardinale nel film omonimo.
Alcuni cambi significativi rispetto al libro di otto anni addietro, dettero rivalutazione al ruolo della giovane Claudia, miglior attrice protagonista, perché la Mafia depista l’indagine e promuove la scelta passionale, dimenticando il mammasantissima.
E’ passato più di mezzo secolo: Difficile dimenticare i giorni della civetta, difficile dimenticare Sciascia.
Solamente anni dopo Mario Puzo scrisse The Godfather e Francis Ford Coppola diresse la trilogia del Padrino, sulla mafia negli States.
“Lucy davanti al mare” di Elizabeth Trout sarà il prossimo libro da leggere e poi commentare.

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