Circolo di lettura: “La spia corre sul campo” di Le Carrè

Mercoledì 30 ottobre scorso  il Circolo di lettura di Amici di CiviCa, ha commentato l’ultimo romanzo di John Le Carrè: “La spia corre sul campo” del 2019.
Lo scrittore, scomparso 89enne, divenne famoso appena trentenne con i primi romanzi di spionaggio, particolarmente credibili perché presi dalla realtà:
La spia che venne dal freddo, La talpa e La casa Russia, dopo alcuni suoi anni di lavoro nei servizi segreti britannici … quando di qua c’erano i buoni e di là i cattivi comunisti.
Dopo la caduta del Muro prosegue a raccontare del Mossad d’Israele contro il terrorismo palestinese, traffici di armi e droga, vaccini (Pfizer) sperimentati male, mafie di soldi ex sovietici che finanziano la City, guerre locali in Africa, nel Caucaso ed ex Jugoslavia.
Scrive sempre di spie, dove talvolta c’è del bene nel male di quel lavoro e quasi sempre anche il contrario.
Questo suo ultimo lavoro ha per tema la Brexit del gennaio ‘20, giudicata una sventura, scritta anche con tanto british humor, vita di Londra e flashback quanto basta.
Tremendi i giudizi sui governanti: Adesso Putin è una spia di infima categoria trasformato in despota, Trump è l’anticristo in persona, una totale nullità, i Laburisti, lasciamo perdere!
Alla fine, il narratore Nathaniel, ovvero “Dio ha dato”, alto dirigente del Secret service, invece che aspettare la pensione in tranquillità, liquida il suo lavoro di netto, violando ordini non condivisi.
Il prossimo libro che sarà letto: “La lingua salvata”, autobiografia dell’infanzia dello scrittore ebreo bulgaro Elias Canetti, nato ad inizio secolo ed insignito del Nobel della letteratura nel 1981.
Appuntamento a mercoledì 20 novembre, ore 17 in biblioteca CiviCa, per parlarne.
Adolfo Moni

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